Nell’ambito del tema centrale 2022,l’educazione e la scuola,Labsus (Laboratorio per la sussidiarietà)presenta online il prossimomartedì 28 marzo alle ore 18ilRapporto annuale sull’amministrazione condivisa dei beni comuni, dal titoloLe scuole: da beni pubblici a beni comuni.

Realizzato con la collaborazione diINDIREe delgruppo di ricerca sulle Piccole Scuole, il rapporto è sostenuto dallaFondazione Charlemagne.

La pubblicazione è il fruttodell’Osservatorio Nazionale dei Patti di collaborazione e i Patti educativi di comunitàpensato e realizzato con INDIRE, nato per raccogliere esperienze e buone prassi, costruire percorsi formativi specifici per le scuole, sperimentare processi e strumenti collaborativi per sostenere la permanenza di sistemi formativi allargati.

L’indagine è stata realizzata su ben102 Patti diffusi in tutt’Italiache vedono la scuola al centro, per un totale stimato dioltre 10mila attori direttamente coinvoltiper il raggiungimento di obiettivi condivisi alla base delle alleanze formalizzate.

Il rapporto,che potrà essere scaricato gratuitamente dal sito Labsus a partire da giorno 28, contiene anche i pareri di esperti e le voci di esponenti dellegovernanceeducative locali che hanno sostenuto la realizzazione dei Patti sul territorio.

La presentazione dell’indagine,il 28 marzo alle 18sui canaliYoutubeeFacebookdi Labsus in occasione del webinar “Le scuole: da beni pubblici a beni comuni. Rapporto Labsus 2022 sull’amministrazione condivisa dell’educazione”, sarà a cura di Stefania Mancini(Fondazione Charlemagne);Jose Mangione(INDIRE);Pasquale Bonasora(LABSUS);Elena Tramelli(IC “Teglia” di Genova).

«La Costituzione fa della scuola un soggetto collettivo e plurale. Uno spazio di diritti e opportunità. Non è solo il potere pubblico tenuto a questo compito di cura e sostegno, quindi, ma ciascuno di noi attraverso una nuova combinazione e un nuovo bilanciamento tra politiche pubbliche e autonoma iniziativa dei cittadini», affermaPasquale Bonasora, Presidente di Labsus. «Abbiamo indicato da tempo la scuola come ambito privilegiato di interesse per le nostre ricerche e i nostri progetti, abbiamo incontrato e raccontato quegli attori del cambiamento che interpretano e aggiornano il dettato costituzionale, attraverso il loro lavoro quotidiano, fedeli alle radici e impegnati a realizzarne i fini. L’urgenza e la necessità di questo Rapporto è il frutto di questi incontri. Sono emerse fragilità e potenzialità, difficoltà e speranze».

«L’Osservatorio Nazionale si configura come un dispositivo unico nel panorama italiano in grado di raccontare una geografia aggiornata delle alleanze che riposizionano la scuola al centro di processi di innovazione e rigenerazione a cui tutta la comunità contribuisce – affermaCristina Grieco,Presidente di INDIRE. «Il lavoro di raccolta e di analisi che impegna INDIRE e Labsus permette di condividere con i territori modelli esemplari, di diversa complessità,  ed occasioni formative per fare del Patto uno strumento istituzionale alla base di una scuola che incontra gli scenari di futuro dell’OCSE e che risponde ad una idea di learning hub».

Alla luce delle riflessioni scaturite dal Rapporto riguardo all’importanza che il Patto assume per il sistema educativo italiano, l’Osservatorio Nazionale si propone diaprirsi a nuove alleanze, ridefinire gli obiettivi insieme a enti intermedi, fondazioni, associazioni, comunità, istituzioni che vorranno condividerne il cammino.

Nel quadro di questo percorso sono previsti, nelle prossime settimane,altri appuntamenti onlinee sui territori per discutere insieme gli esiti di questo importante lavoro di ricerca: se ne darà notizia con buon anticipo.

«Il destino della Scuola e quello del Paese sono incrociati, – conclude il Presidente Bonasora – lo abbiamo imparato durante la pandemia e non possiamo permetterci di dimenticarlo».

SEGUI IL WEBINAR IN DIRETTA (28/3 ORE 18)

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